Il progetto si sviluppa attorno all'idea emozionale del grembo materno, dove la luce penetra attraverso la placenta e si irradia uniformemente. Viene progettato un involucro composto da tre membrane che formano una doppia camera d'aria. La singola membrana è composta da un tessuto (poliestere) gommato con mescole di plastomeri (PVC). Il pacchetto costruttivo così creato (circa 6 cm) garantisce una struttura stabile, facile da montare (basta gonfiare le due camere d'aria), facile da trasportare (può essere ripiegata facilmente) e con un elevato isolamento termico (trasmittenza termica calcolata secondo le UNI 7357 pari a 2,01 watt su metro quadro kelvin). Gli impianti, che girano tra le membrana esterna e i muri della stanza, sono facilmente raggiungibili in caso di rottura (sgonfiando l'involucro) e si infilano in apposite asole per raggiungere l'interno dell'involucro. La luce proiettata dall'esterno viene così diffusa all'interno in maniera soffusa e uniforme. Lo strato interno può essere levorato in rilievo o associato ad altri materiali per chi non gradisce sentire al tatto la gommatura. Aumentando o diminuendo le atmosfere di pressione delle camere d'aria si può variare la durezza delle superfici interne. L'ingresso viene nascosto da due membrane singole, in modo che la porta per entrare rimane nascosta e non crea un elemento di discontinuità. Il progetto da me realizzato contempla il modulo più piccolo (168X168cm) ma può essere adatto anche per altri moduli.